Cosa vede chi – dalla cattedra o da genitore – vive quotidianamente la vita delle nostre scuole?
Precariato diffuso con elevato turn over di insegnanti, burn out dei docenti, classi sovraffollate, gestione degli studenti stranieri mai univoca e spesso pressapochista, selezione degli insegnanti inadeguata e priva di criteri stabili.
A questi problemi, si è aggiunta negli ultimi tempi la consuetudine di affidare ad uno stesso dirigente scolastico diversi istituti: questo fenomeno è deleterio, perché ogni singolo insegnante diventa autoreferenziale, non essendo peraltro prevista nessuna seria valutazione del suo operato. Inoltre, il dirigente multi-scuole fa sì, inevitabilmente, che il singolo istituto divenga privo di un reale progetto formativo, una sorta di nave senza timoniere.
In tutto questo, anche l’alleanza scuola-famiglia rischia spesso di rimanere uno slogan…e intanto si dimentica che dai 6 ai 14 anni i bambini formano la propria identità e si aprono alla conoscenza della realtà, hanno bisogno di dare un senso a tutto ciò che accade e a ciò che li circonda.
Per questo abbiamo pensato ad una “Scuola parentale”, che nasce quindi da una vera alleanza tra la famiglia e gli attori della scuola.
Una scuola che mette davvero l’alunno al centro.
Una scuola che vuole far appassionare al sapere e al saper fare.
Una scuola che può scegliere i suoi docenti senza paletti di graduatorie e abilitazioni. Una scuola in cui agli insegnanti è richiesta anzitutto passione per i bambini e i ragazzi, passione per la disciplina, passione per trasmetterla.
Una scuola che segue e valuta l’operato dei docenti, che ne cura la formazione permanente, che tiene alta l’asticella nelle valutazioni, sapendo che se a dei giovani si pone un obiettivo alto e si crede in loro, loro si impegneranno a raggiungerlo.
Quindi puntiamo ad una scuola di qualità, con classi poco numerose, in cui ogni alunno possa essere seguito in modo personalizzato, con attività di laboratorio aggiuntive (arte e musica in particolare).
Siamo una scuola che – a partire dalla denominazione — apertamente dichiara di fare riferimento ai valori cristiani: il centro, quindi, è l’alunno in quanto essere umano unico e irripetibile, con accoglienza e apertura per chiunque, anche appartenente ad altre religioni e culture. Come dice Papa Francesco, “una scuola che educa al senso del vero, del bene, del bello”.
Per questo abbiamo fondato un’Associazione di promozione sociale col compito precipuo di avviare una scuola Primaria e una scuola Secondaria di secondo grado (Media).
Siamo quindi una scuola “parentale”, cioè né statale né paritaria, ma una realtà libera da vincoli burocratici e libera anche di esprimersi al di fuori di schemi precostituiti.
La formazione che proponiamo si fonda su una stretta relazione tra famiglia e insegnanti, perché i genitori sono i veri e primi responsabili dell’educazione dei propri figli.
La nostra storia
La scuola “Giovanni Paolo II” è nata nel 2016 da un gruppo di insegnanti e genitori desiderosi di dare ai propri figli una formazione solida e fondata sui valori cristiani.
La legge italiana prevede l’istruzione familiare o parentale, nella quale i genitori si fanno carico della formazione e dell’educazione dei loro figli. Abbiamo quindi fondato un’Associazione intitolata al grande Papa Giovanni Paolo II e abbiamo aperto l’attività didattica nel settembre 2016 con la Scuola Primaria, una maestra prevalente e alcun insegnanti per materie più specifiche: Inglese, Arte, Musica e Educazione fisica. Il secondo anno abbiamo avviato anche la Scuola Media.
Diversi insegnanti e collaboratori prestano da allora servizio, anche a titolo volontario.
Scuola “parentale” significa anche che le famiglie, per quanto possibile e nel rispetto dei ruoli, collaborano al buon andamento della vita scolastica, secondo la disponibilità di tempo e le attitudini di ciascuno. Così si è man mano creata un’organizzazione che cura i vari aspetti, dall’ufficio tecnico all’ufficio acquisti, dalla comunicazione alle pulizie.
Gli insegnanti rappresentano un perfetto mix di età e di esperienze: a docenti già in pensione e con grande professionalità ed esperienza si uniscono giovani freschi di studi, pieni di entusiasmo, che completano da noi il servizio reso nelle scuole statali.
Con una caratteristica comune: la passione per l’insegnamento e la cura dei bambini e dei ragazzi. Il piccolo gruppo è il terreno ideale per realizzare davvero un insegnamento personalizzato, che tenga conto delle peculiarità di ciascun alunno, delle sue attitudini come delle sue difficoltà.
Dall’anno scolastico 2024-25 siamo riusciti a trovare un’unica sede per la scuola primaria e secondaria, con tutti gli spazi necessari.